L’Accademia Musicale Dodekachordon seleziona voci maschili da inserire nelle sezioni dei BASSI/BARITONI e TENORI del coro “Marc’Antonio Ingegneri” di Verona.
Chi è interessato può richiedere un’audizione compilando il modulo al link http://bitly.ws/zmvc.
Onde mettere il più possibile a proprio agio i candidati, le audizioni si svolgeranno a livello individuale con il maestro Matteo Valbusa ed avranno luogo presso la sede dell’Accademia (c/o Istituto Sorelle della Sacra Famiglia, Via Fontane di Sopra 2 – Verona).
Vi aspettiamo!
Dopo l’uscita del compact disc contenente la registrazione live del concerto tenuto lo scorso anno al Teatro Filarmonico di Verona, che ha visto l’esecuzione della Messa in do maggiore op. 86 di Beethoven, preceduta da un’ottima interpretazione della celebre ouverture “Coriolano” dello stesso compositore, il Coro“Marc’Antonio Ingegneri” è approdato su Spotify, la più gettonata piattaforma di musica digitale, proponendo al grande pubblico la versione liquida del cd.
Qualche giorno fa il coro veronese ha fatto il bis, rendendo disponibile su Spotify la registrazione del concerto vivaldiano tenuto il 13 ottobre 2019 nella basilica di San Zeno a Verona nell’ambito della rassegna “La città in concerto” del XXVIII Settembre dell’Accademia:
Buon ascolto!
Una produzione nuova di zecca per celebrare un evento speciale.
Con l’apertura della seconda edizione del festival Dodekantus, il Coro “Marc’Antonio Ingegneri” ha ufficialmente presentato, ed iniziato a distribuire, il nuovo compact disc contenente la registrazione del del concerto che ha avuto luogo lo scorso 8 ottobre 2021 al Teatro Filarmonico di Verona, in occasione della rassegna musicale la città al concerto nell’ambito del XXX Settembre dell’Accademia:
Beethoven:
– Coriolano, Op. 62
– Messa in do maggiore, Op. 86
Coro “Marc’Antonio Ingegneri”
Insieme Corale Ecclesia Nova
Orchestra Interpreti Italiani
Matteo Valbusa, direttore
Il cd è contenuto all’interno di una copertina cartonata con allegato un piccolo booklet di immagini scattate in occasione della prova generale e durante l’esibizione.
Da qualche giorno è possibile ascoltarlo anche sulla piattaforma di Spotify.
Il periodo di riposo “forzato” dovuto alla ormai ben nota pandemia sembra ormai alle spalle e il Coro “Marc’Antonio Ingegneri” si appresta ad aprire una stagione che si prospetta ricca di interessanti appuntamenti.
Nel prossimo mese di aprile sono già in programma due concerti, uno alla Dogana Veneta di Lazise e l’altro nella chiesa parrocchiale di Bardolino, dei quali verranno fornite ulteriori precisazioni sulla home page di questo sito e sulla pagina Facebook del coro.
Il mese di maggio vedrà svolgersi la seconda edizione del Festival della vocalità “Dodekantus”, che tanto successo di pubblico ha riscosso al suo debutto, con tre serate dedicate alla musica corale di alto livello nelle quali, oltre al “Marc’Antonio Ingegneri”, saranno ospiti due formazioni italiane ben conosciute anche al di fuori dei confini del Belpaese.
La presentazione in anteprima del Festival Dodekantus 2022 avverrà in occasione di un vero e proprio evento-clou che si terrà fra pochi giorni nella nostra città: sarà infatti nostro ospite in esclusiva l’organista e compositore inglese John Rutter.
Nato a Londra nel 1945, Rutter ha studiato all’Highgate School assieme a John Tavener ed al Clare College dell’Università di Cambridge, dove negli anni Settanta è stato docente di organo e direzione corale. Nel 1981 ha fondato il coro dei Cambridge Singers, che continua a dirigere tuttora e con il quale ha inciso un vasto repertorio di musica sacra.
Le sue composizioni sono prevalentemente rivolte alla musica corale di genere mottettistico a cappella, ma anche di carattere strutturalmente più complesso con opere molto estese come il Gloria ed il Requiem. La sua Shepherd’s Pipe Carol, scritta quando era ancora studente, ha venduto oltre un milione di copie soltanto di partiture, mentre la sua versione del Salmo 150, commissionato per il Giubileo d’oro della Regina, è stata eseguita per la cerimonia religiosa del Giorno del Ringraziamento nella Cattedrale di St Paul a Londra nel novembre 2002.
La sua musica è molto popolare in diversi paesi, soprattutto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti: il programma Today Show sulla NBC lo ha definito “il più grande compositore e direttore di musica corale vivente”.
L’evento “Verona incontra JOHN RUTTER” avrà luogo mercoledì 23 marzo 2022 con inizio alle ore 20.30 nella prestigiosa Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, gentilmente messa a disposizione dall’Accademia Filarmonica, con ingresso da Via Roma 1/G, e si articolerà in due momenti: una lectio magistralis tenuta da John Rutter sulla musica corale inglese, introdotta e moderata dal maestro Matteo Valbusa con traduzione in tempo reale a cura di un’interprete, ed una esibizione del coro “Marc’Antonio Ingegneri”, diretto per l’occasione dallo stesso Rutter, con l’esecuzione di alcuni brani del repertorio inglese romantico e moderno scritti da Elgar, Stanford e Rutter.
Un evento unico offerto dall’Accademia Musicale Dodekachordon a musicisti, direttori, coristi e semplici appassionati.
Si ringrazia pubblicamente l’Accademia Filarmonica di Verona per la disponibilità e sensibilità dimostrate.
L’ingresso è:
- libero fino ad esaurimento dei posti disponibili con PRENOTAZIONE ONLINE (obbligatoria)
- consentito esclusivamente ai possessori di SUPER GREEN PASS
È obbligatorio l’uso della mascherina all’interno della chiesa.
La corale Marc’Antonio Ingegneri ha voluto onorare il settecentenario dantesco con due concerti accomunati da un programma particolare: sono state eseguiti canti i cui testi sono quelli in latino citati dal sommo poeta nel Purgatorio: partendo da In exitu Israel de Aegypto passando per Asperges me hyssopo e giungendo al Salve Regina.
Questi canti sono stati proposti nella veste assunta in varie epoche, dal canto gregoriano alla polifonia rinascimentale. Ad essi l’attore Enrico Totola ha alternato la recitazione dei brani danteschi in cui i canti sono sono citati.
Il primo concerto si è svolto Sabato 30 ottobre a Ravenna grazie alla collaborazione dell’Associazione Emiliano-Romagnola Cori presso la chiesa di S. Francesco, proprio a pochi passi dalla tomba di Dante, mentre il 6 novembre la corale ha replicato a Verona presso la chiesa di S. Eufemia nell’ambito del “Festival del Sacro” proposto dall’associazione Ezechiel.
In entrambe le situazioni il maestro Matteo Valbusa, accompagnato all’organo da Enrico Bissolo, ha saputo sfruttare l’acustica della chiesa, disponendo il coro in più posizioni e facendolo entrare come in processione con grande suggestione per gli ascoltatori.
Tra i brani eseguiti va segnalata l’esecuzione del Te Deum di Cristobal de Morales, brano monumentale che alterna versetti in gregoriano a solidissime polifonie che nell’In te Domine speravi finale passano da quattro a sei voci.
Il programma è terminato con il gioioso Iubilate Deo di Alessandro Scarlatti, che pur non pienamente in linea con l’assunto dantesco iniziale raffigura degnamente il raggiungimento del Paradiso terrestre e al tempo stesso preannunzia per chi ama la musica corale l’approssimarsi della stagione natalizia.
Ultime ore di attesa prima del concerto in onore di Ludwig van Beethoven, che avrà luogo al Teatro Filarmonico di Verona oggi 8 ottobre alle ore 20.00 nell’ambito della rassegna “La città al concerto” all’interno della festival Il Settembre dell’Accademia.
La platea è già SOLD OUT, ma ci sarà comunque la possibilità di acquistare alcuni biglietti per la balconata presso la biglietteria del Teatro Filarmonico aperta con orario 10-12 e 17-19.
Chi non avesse fatto in tempo a prenotare il proprio posto o fosse impossibilitato a venire, avrà comunque la possibilità di assistere al concerto… direttamente da casa propria! L’evento verrà infatti trasmesso in
diretta streaming su YouTube al seguente link:
Quasi un anno fa, il 24 ottobre 2020 fu segnalato che il concerto beethoveniano preparato, studiato, perfezionato e fissato per la settimana successiva era annullato. Ebbene, ora i tempi sono maturati per la riproposizione del programma… e che riproposizione!
Nella prestigiosa cornice del Teatro Filarmonico alle ore 20.00 di venerdì 8 ottobre il Coro Marc’Antonio Ingegneri unito all’Insieme Corale Ecclesia Nova sarà accompagnato dall’Orchestra Intrepreti Italiani in un programma che comprende l’ouverture del Coriolano op. 62 e la Messa in do maggiore op. 86.
Per un appuntamento così importante le ultime prove a cori uniti non sono state scontate, infatti le condizioni di ritrovo sono dettate dall’attuale situazione di cautela sanitaria, ma superati tutti gli ostacoli quella che prevale è l’attenzione, etimologicamente la “tensione verso” la meta, con il direttore Matteo Valbusa ad accompagnare le compagini con crescente acribía, teso a sua volta ad esprimere le suggestioni che il testo musicale aggiunge alle parole della Messa, ad entrare nel clima espressivo del romanticismo musicale.
Questi giorni di attesa dell’evento rendono ogni momento di studio insieme un’occasione per scoprirsi stupiti del livello raggiunto, dell’arte vissuta profondamente e del desiderio di condividere questa gioiosa bellezza in un periodo difficile.
Un doveroso e sentito ringraziamento va all’Accademia Filarmonica di Verona che da anni inserisce il Coro Marc’Antonio Ingegneri nei programmi del Settembre dell’Accademia concedendogli per il concerto di quest’anno la sua sede più prestigiosa.
Non si poteva restare al chiuso: troppa gioia erompeva da ogni nota del coro durante le prove finalmente insieme.
Dopo oltre un anno di assenza il coro “Marc’Antonio Ingegneri” è tornato a cantare pubblicamente.
Sabato 12 giugno 2021 il coro si è esibito nella stupenda cornice del Monastero del Bene comune di Sezano, mentre venerdì 18 giugno ha cantato in concerto nel duomo di Soave invitato a festeggiare i cinquant’anni di attività del Coro Città di Soave.
Il primo evento è stato graziato da condizioni del tutto particolari, un contesto en plein air tardopomeridiano entro un ampio chiostro: l’assenza di riverbero è stata infatti compensata da un contrappunto di cinguettii di uccelli festanti che ha dato all’esecuzione un tocco di misticismo francescano… «O Jubelo del core!»
Il secondo evento è stato invece caratterizzato dalla sontuosa cornice storica del centro di Soave, il duomo risonante e popolato da un pubblico numeroso pur nel rispetto delle distanze, dalla lieta familiarità tra i due direttori Gianluca Brigo e Matteo Valbusa. Tra le navate e l’abside si sono rincorse finalmente quelle «dinamiche di ampio respiro» che nessun coro virtuale e nessun collegamento online può realmente sostituire: l’empatia tra direttore e cantori si è abbondantemente riversata nell’uditorio contagiando i presenti con una salutare euforia!
Dato che nei mesi di segregazione il coro ha avuto modo di imbastire nuovi canti il futuro prossimo fa presagire un’ancor maggiore esultanza musicale.
Martedì 18 maggio 2021 nella chiesa di San Domenico si è tenuta la prima prova in presenza post-emergenza sanitaria del coro “Marc’Antonio Ingegneri”.
L’ultimo ritrovo risale infatti a martedì 20 ottobre 2020 nella basilica di San Zeno dove si è svolta un’importante prova, assieme agli amici dell’Insieme Corale Ecclesia Nova, per il progetto Beethoven che prevedeva l’esecuzione della Missa in C Op. 86 a Rovereto, Bosco Chiesanuova e Verona. Il progetto è stato poi annullato in seguito alle chiusure decretate dal Governo, alle quali sono seguiti sette lunghi mesi di “segregazione” a parlarci e cantare davanti ad un video durante le prove on-line…
Ritrovarsi assieme (l’ha scritto Silvia in un post) è stato come riprendere un bel sogno dove era stato interrotto: si respirava un misto di gioia, commozione e tanta, tanta voglia di stare insieme. Stefano ha invece sintetizzato un pensiero comune: “Non sapevo cosa fosse più bello: cantare o rimanere ad ascoltare l’intreccio delle altre voci. La chiesetta di san Domenico vibrava di armonici”.
Il “Marc’Antonio Ingegneri” ha quindi riacceso i motori in vista delle prime uscite già all’orizzonte e di un grande evento che avrà luogo durante il prossimo autunno.
…e dire che ci eravamo quasi riusciti. Sarebbe stata l’unica occasione in questo 2020 da dimenticare. Per tutti. Ma qualche settimana prima il numero dei contagi ha cominciato la sua folle corsa verso l’alto e ad una manciata di giorni dal primo evento ha prevalso il buon senso: responsabilmente, in accordo con gli amici dell’Insieme Corale Ecclesia Nova e con l’Associazione Filarmonica di Rovereto abbiamo annullato tre concerti. Il virus ha vinto ancora.
In questo 2020 il Coro “Marc’Antonio Ingegneri” non ha eseguito alcun concerto. Per trovare un altro anno ‘a secco’ di questo gruppo bisogna andare indietro di una trentina d’anni, all’inizio dei Novanta, quando il maestro di allora, il prof. Arnaldo Petterlini, si era dovuto trasferire in un’altra città per motivi di lavoro; ma poi dopo qualche tempo il coro ritornò regolarmente a cantare e a dare concerti. Fino all’inizio di quest’anno.
Avevamo appena festeggiato l’ingresso di tre nuovi coristi e l’organizzazione della seconda edizione del festival Dodekantus era cosa già quasi fatta, quando a causa della pandemia il 23 febbraio il Maestro Valbusa ha cautelativamente deciso la sospensione delle prove, anticipando di un paio di settimane il lockdown totale e di qualche giorno la cancellazione del concerto d’apertura del “Marc’Antonio Ingegneri” all’esibizione del Nashville School of the Arts Choir programmata per metà marzo in quel di San Fermo.
Quindi il ‘grande silenzio’ durato ben quattro mesi, fino alla ripresa in sordina (15 giugno) delle prove a sezioni separate; poi il sospirato ritrovo tutti assieme il 10 agosto all’aperto, distanziati secondo le regole, e la bella notizia dell’ingresso di una nuova corista.
Sembrava fatta: di lì a non molto sono iniziate pure le prove assieme al coro Ecclesia Nova per il progetto Beethoven, ovvero l’esecuzione della Messa in Do maggiore; ma il 24 ottobre, anticipando di poco le decisioni del Governo, abbiamo nuovamente fermato la macchina.
Sono allora iniziate le prove ‘alternative’, ognuno a casa propria davanti al computer: sul video appare ogni martedì sera una scacchiera di coristi che sembrano tanti uccellini in gabbia, desiderosi di volare fuori, ma costretti loro malgrado a cantare tra quattro strette mura.
Ed ora che questo disgraziato anno volge al termine non ci resta che sperare di ritornare quanto prima a vivere normalmente e a cantare assieme ritrovando il nostro caro pubblico, lasciandoci alle spalle quello che stiamo vivendo ora, quelli che un giorno saranno solamente brutti ricordi. Definitivamente.
Buone Feste a tutti… e un augurio che quello venturo sia veramente un Buon Anno.